La libertà, che qui occupa un'intera sezione è il riconoscimento della capacità giuridica dell'individuo e delle sua essenza (divina) e si espleta attraverso la funzione della personalità giuridica (personalità non persona). Raggiungere la consapevolezza di poter operare e dialogare nell'ambito del Diritto è alla base di ogni strumento utile a rivendicare la propria infallibilità nei confronti della legge, quando questo è espletato in onore, ovvero nel giusto, e in ragione della verità. Tutto questo perché libertà è una cosciente applicazione di un Libero Arbitrio che si sviluppa a seguito di un consenso realmente informato, poiché è su tale fondamentale questione che s'impernia l'inganno secolare della schiavitù cui l'uomo è assoggettato dalla realtà in cui nostro malgrado dobbiamo operare e vivere.
Negli ultimi decenni, singolarmente o attraverso gruppi, l'idea della naturale “Sovranità individuale”, radicata principalmente: nella “Strawman theory” (teoria dell'uomo di paglia), nel “Freeman on the land” (legge statutaria/contrattuale) e nel “Redemption movement” 1) (creazione di Bond alla nascita), con una buona dose di “New Age” e uno sbandieratissimo OPPT (assunto a nuovo vangelo, che potrebbe non essere ciò che sembra) hanno creato una confusione tale che molti si sono fatti (e continuano a farsi) del male inutilmente.
In particolare i gruppi che, ricreando per assurdo le stesse strutture istituzionali di uno Stato (dando anche accoglienza e riconoscimento al nuovo status di apolidia), non solo hanno ritenuto ininfluente ricercare e identificare veri territori sui quali installarsi almeno idealmente, sui presunti principi di «terra nullius», continuando a insistere con le loro Sedi (quando non meramente virtuali) ritenute e/o dichiarate inviolabili, su territori dello stesso Stato la cui autorità è manifestamente disconosciuta, ma hanno anche omesso, in quanto possibili “micro-stati alternativi”, l'eventuale omologa dell'atto costitutivo presso un Tribunale Civile Internazionale (Organo Permanente della Corte Europea di Giustizia Arbitrale) e la registrazione d'accredito presso l'ONU e presso il Registro per la trasparenza europea… decisamente progetti poco geniali e campati in aria, che potevano essere legalmente riconosciuti senza forzature anche in altri modi, come dimostreremo, oltre a questo. E che, purtroppo in molti casi, servono da paravento per speculazioni economiche ai danni degli sprovveduti.
Non vogliamo entrare nel merito della “Sovranità individuale” che per prima cosa dovrebbe essere un processo di maturazione interiore e non un volgare mezzo per eludere normative che, per gli stessi principi fondanti portati a suffragio, basano la loro efficacia sul “Silenzio Circostanziato”. Siamo più propensi, quindi, a consigliare di approfondire le varie forme di Diritto che possono portare ai medesimi risultati, tenendo presente che: “ignorantia iuris non excusat”.
«Iuris praecepta sunt haec: honeste vivere, alterum non laedere, suum cuique tribuere»
“Le regole del diritto sono queste” ed è Diritto romano, le stesse regole invocate (e che dovrebbero principalmente essere rispettate) da tutti coloro che si auto-nominano “Sovrani individuali”!
Cercheremo, in ogni caso, di fornire tutte le migliori informazioni in proposito, affinché emerga la forza moralizzatrice intesa a spazzare via il marciume dalla vita sociale e politica 2) e ogni scelta sia consapevole.
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