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L'Inquisizione non è mai finita

Estratto da una conferenza di Santos Bonacci…

C’è un tempio che si trova nel Miglio Quadrato della City di Londra. In riferimento a questo specifico territorio non esistono titoli. Questo è l’unico territorio dell’emisfero occidentale, e potremmo dire del mondo, anche perché questo sistema ha fatto giungere i suoi tentacoli ovunque, sull’intero pianeta. Ma principalmente nell’ambito dei nostri sistemi giudiziari, nei sistemi giudiziari del mondo occidentale.

Quando vi recherete in Tribunale questo sistema lo avrete di fronte. Vedrete chi sono in realtà questi giudici e questi magistrati, cioè per chi lavorano esattamente. Non per voi, certamente. E non esiste affatto alcuna giustizia! Ciò che è applicato in Tribunale è il diritto che si applica ai Trust. Vestono di nero, sono i “Cupi mietitori” (grim reapers).

I giudici rifiutano di avere qualsivoglia genere di coscienza, di amore per il prossimo o genere di giustizia all’interno dei propri Tribunali. Sanno di non avere alcun diritto di spedire giovani ragazzi all’interno delle prigioni. Perché allora li spediscono in prigione? Perché guadagnano delle commissioni, possono ottenere 160.000 dollari, perché hanno creato ciò che è definito un “Constructive Trust”. 1)

Quando voi vi recate in un Tribunale, loro costituiscono un “Constructive Trust”. Voi vi presenterete come beneficiario di questo Trust Cestui Que Vie, che vi ha derubato dell’intera vostra ricchezza, di tutta la ricchezza. Non avete niente che sia vostro a meno che non si faccia collassare questo Trust. Voglio mostrarvi come funzionano i Tribunali (le Corti). È tutto ecclesiastico. È una storia molto triste ma è necessario conoscere tutto questo. Quando si va nelle Corti, accompagnati da un legale (avvocato) sappiate che il legale lavora per conto del sistema, del Cestui Que Vie. Così come l’accusa (accusatore/persecutore), così come il cancelliere (clerk), così come il giudice. Mentre voi portate con voi il legale (avvocato) che dimostra solo il fatto che siete proprietà dello “Stato” e che voi siete “dispersi” in mare, dimostrate di avere bisogno di un conto Cestui Que Vie e di qualcuno che gestisca per voi tutti i vostri beni. Loro li hanno rubati con il loro sistema.

Un’aula di Tribunale è una stanza, abbiamo un giudice qui, un cancelliere qui, e abbiamo voi e quindi l’accusatore. Ogni Trust ha un curatore (amministratore del Trust); un esecutore (disponente) e un beneficiario. Il primo, il curatore è il vero proprietario, l’esecutore esegue e firma, il terzo personaggio è il beneficiario, questo siete voi. Voi siete i beneficiari del sistema che si chiama Trust Cestui Que Vie, in virtù del vostro nome.

Questa è la ragione per cui la prima cosa che il giudice chiede è “Qual è il vostro nome?” “Per gli atti, potremmo avere il vostro nome?” Lui vuole quel nome. Nel momento in cui fornite a lui quel nome e confermate di essere quel nome, voi date vita al Trust Cestui Que Vie, e a quel punto vi ha in pugno, perché vuole in effetti scambiare il suo ruolo con il vostro.

Il cancelliere, che si trova qui, è il curatore (amministratore/trustee), non è il giudice. Il cancelliere è l’amministratore del Trust. Voi siete il beneficiario. L’accusatore è l’esecutore, su di lui ricadono tutte le responsabilità. Lui è quello che ha creato il “mandato”, per condurvi di fronte alla Corte in giudizio, perché ciò che loro desiderano è che voi vi presentiate presso la Corte, in Tribunale, e che accettiate “di essere” quel nome, in modo che possano dire: “Oh, abbiamo trovato il beneficiario!”. Successivamente lui muterà il suo ruolo nel vostro e si trasformerà nel beneficiario. E vi condurrà a eseguire voi stessi la vostra sentenza.

Se pensate che stia esagerando, sappiate che tutto ciò che si verifica in una Corte ha a che vedere con il sacramento della penitenza. Cos’è il sacramento della penitenza? Noi lo abbiamo dimenticato, ma questi personaggi sanno perfettamente cosa sia il sacramento della penitenza. Il sacramento della penitenza consiste nel fatto che “voi siete dei marci e luridi peccatori”, siamo tutti peccatori, tuttavia Dio è misericordioso, lui ci ama, lui ci perdona, per cui avete questo Tesoro di Crediti “in Alto nei Cieli”. Ciò che loro faranno sarà amministrare questi crediti “divini”. Li amministreranno, quella è la penitenza. E a voi tocca pagare. Il sistema si fonda sulla “Confessione”. Si tratta di confessare e voi vi presentate davanti alla Corte per confessare i vostri peccati e pagare in relazione a essi. Questa è la penitenza. Ogni singola questione, in un Tribunale (Corte), funziona esattamente come in una chiesa e come nella confessione religiosa. E voi vi presentate li per confessare e per accusare voi stessi.

“La penitenza è un sacramento della nuova legge istituita da Cristo”, questa citazione viene direttamente dalla Chiesa Cattolica, in base alla quale il perdono dei peccati commessi successivamente al battesimo è concesso tramite l’assoluzione del sacerdote a beneficio di coloro i quali, con vero dolore, confessano i propri peccati e promettono soddisfazione (penitenza) in relazione a essi. È definito un sacramento, non semplicemente una funzione nell’ambito di una cerimonia, perché si tratta di un segno esteriore istituito da Cristo per impartire la Grazia divina e quel segno esteriore include l’atto del penitente di presentarsi presso il sacerdote, accusandosi dei propri peccati e l’atto del sacerdote che pronuncia l’assoluzione e impone la soddisfazione (penitenza). L’intera procedura è definita, da una delle sue parti, “confessione”.

Si tratta di ciò che fate quando vi presentate dinanzi a una Corte, ve lo illustrerò. È tutto nei termini utilizzati. È ancora lì, è tutto nelle parole, fate ricerche sui termini utilizzati e lo verificherete. “Perché si tratta di un procedimento giudiziario in cui il “penitente” è contemporaneamente l’accusatore, la persona accusata e il testimone”.

Ricordatevi di questo, perché è in questa maniera che operava l’Inquisizione. Ed è in questa maniera che operano i Tribunali, si tratta della stessa identica cosa. Si è trasformata, ma non si è modificata nella sua natura. Quindi voi vi trasformate nella persona accusata, nell’accusatore e nel testimone. Lo stanno affermando. “Il giudice pronuncia il giudizio e la sentenza”. “La grazia conferita è la liberazione dalla colpa e dai peccati e in caso di peccato mortale dalla pena eterna e inoltre la riconciliazione con la giustificazione di Dio”. Questa è la sentenza.

“In definitiva, la confessione non è realizzata nel segreto cuore del penitente, né da un laico in qualità di amico e avvocato, non dal rappresentante dell’autorità umana, ma da un sacerdote che abbia effettivamente preso i voti dotato della giurisdizione richiesta e incaricato del caso con il potere “delle Chiavi”, con il potere di perdonare i peccati che Cristo ha garantito alla sua Chiesa”. “Nella teologia Cattolica, un’indulgenza è la piena o parziale remissione della punizione temporale legata ai peccati che sono già stati perdonati”.

Certo, Dio perdona, ma voi siete peccatori. E allora loro gestiscono tale processo per vostro conto. È di questo che si tratta, è di questo che in definitiva si tratta, signori, e loro sono sacerdoti di Baal. La Temple BAR.

“L’indulgenza è concessa dalla Chiesa cattolica dopo che il peccatore ha confessato e ha ricevuto l’assoluzione. L’elemento fideistico centrale è che l’indulgenza abbia il suo fondamento nel “Tesoro dei Meriti”, accumulato tramite l’abbondantemente meritorio sacrificio di Cristo sulla croce, tramite le virtù e la penitenza dei santi e sono concesse per specifiche opere buone e preghiere”.

Loro hanno monetizzato il peccato. E tutto questo fu sviluppato dai gesuiti, nel 1500, con l’appoggio dei veneziani 2) che furono gli effettivi creatori dei gesuiti. I gesuiti dominano il mondo! Una Corte (Tribunale) è un Oratorio.

Un cancelliere (clerk), un chierico.

Il giudice è un “ordinario”, cioè un “funzionario” della chiesa, IL QUALE, CON RIFERIMENTO AL PROPRIO “INCARICO” HA IL POTERE ORDINARIO DI PORRE IN ATTO LE LEGGI DELLA CHIESA”.

È esattamente quello che un giudice è: un “ordinario”.

Il “caso”. Cos’è un “caso”?. Abbiamo “l’udienza relativa a un caso”, oggi. “Udienza relativa a un caso”? “Udienza”! Cioè c’è qualcuno che ascolta: “Perdonatemi, padre, perché ho peccato!” “Certo, figliolo, dimmi pure quello che hai fatto”. È di questo che si tratta.

Questa è la ragione per cui non dovete mai dare vita a quel nome quando vi recate in chiesa. Quando vi recate in una chiesa di Baal, quando vi recate in una Corte, in un “Cortile”, che significa un “Oratorio”. “Attorney” (il legale/avvocato). Da “turn-over” (passare a/sostituire). “Attorney, ve lo dice la parola stessa. Io ti “sostituisco” (turn-you-over); è questo che significa. Siete accompagnati da un legale e insieme andate dal giudice e voi gli chiedete cosa dovete dire, voi gli chiedete appunto questo. Così vi ritroverete in prigione, guardate il vostro avvocato e lui dice: “Beh, ho tentato, sa…”. In realtà loro lavorano per la stessa struttura, tutti loro incassano commissioni. Questa è la ragione per cui l’accusa deve sempre portare il proprio libretto degli assegni alla Corte, perché se non riescono a far sì che voi scambiate il vostro ruolo con il suo, voi vi trasformate nel curatore (amministratore del Trust) e lui diventa il beneficiario e vi porta a eseguire la vostra stessa sentenza. Se non riescono a fare questo, devono assumersene la responsabilità, ne diventano i responsabili, sono loro ad avervi perseguito. Quindi loro devono assumersene la responsabilità. Loro stanno addebitando il conto del vostro Trust account. “Noi tutti sappiamo, grazie all’indottrinamento, alla programmazione e al sistema scolastico che il giudice debba essere imparziale e che abbia prestato giuramento in questo senso. Ciò implica che egli debba impegnarsi a non favorire l’accusa o la difesa, ma la nostra esperienza ci dimostra che egli favorisce in effetti l’accusa, manifestando un evidente conflitto d’interessi, ovvero il fatto che l’accusa, il giudice e il cancelliere lavorino tutti per lo Stato, il proprietario del Trust Cestui Que Vie. Quindi, dato che il caso non riguarda la giustizia, esso riguarda semplicemente l’amministrazione di un Trust. Tutti loro agiscono in rappresentanza del Trust di cui lo Stato è proprietario e, se noi siamo i beneficiari, le uniche due condizioni residue sono quella del curatore e quella dell’esecutore”. Ci sono solo tre posizioni possibili in relazione a tali Trust. E lo stato, il Vaticano, ne è il proprietario.

“Quindi, se voi rilevate la parzialità del giudice, nonostante io creda che il caso non arriverà a questo punto, potreste desiderare rendergli noto che voi siete informati di tutto questo. Se riuscite a vedere la Corte come intrattenimento e se reggete al male che promana dalle sue cariche e al timore e all’angoscia a voi trasmessa da quelle mura, e a quella atmosfera infida, allora procedete, consapevoli del fatto che in base al diritto che si applica ai Trust, non possiamo essere curatori o esecutori di un Trust, se al contempo ne siamo i beneficiari, perché si tratterebbe di un conflitto (giuridico). La posizione del beneficiario può essere caratterizzata da assenza di peso effettivo, tuttavia le altre posizioni sono tenute ad assumersi la responsabilità”.

Ricordate, egli porta i documenti scritti (writs), egli porta il caso all’attenzione della Corte per l’udienza, presentatevi e confessate, siete stati accusati, parlate con il giudice, riferitelo al sacerdote di Baal, a colui che è vestito di nero, è lì, tutto per voi, sta monetizzando il peccato, pagate perché ciò che loro fanno è entrare nel merito dei nostri conti Cestui Que Vie, perché loro hanno a disposizione i loro numeri, ci sono tre numeri, il numero del certificato di nascita, il numero di codice fiscale e il numero della previdenza sociale. Questi sono i numeri essenziali. ci sono altri numeri, ma questi sono quelli che vi porterete dietro nel corso di tutta la vostra vita per 75 anni. A questo è dovuto il fatto che loro v’impongono di andare in pensione prima dei 75 anni, perché questo certificato di nascita vale solo per 75 anni.

Perché si tratta solo e semplicemente di banche, questo è tutto legato alle attività bancarie, signori! Alcune ulteriori questioni di cosa affermare in Tribunale. Questa potrebbe essere una sorpresa nel caso dovreste presentarvi in Tribunale. Quando il nome del “Trust”, per esempio “Mario Rossi”, è convocato dal giudice, alias amministratore, alias curatore, voi potreste alzarvi in piedi e chiedere: «State forse sostenendo che il Trust che stiamo ora amministrando sia il Trust Mario Rossi, Vostro Onore?» E lo vedrete sbiancare.

Nel momento in cui dimostrate di avere anche una minima conoscenza di tale questione, perché loro stanno nascondendo questo fatto, loro stanno negando di fare ricorso al Diritto che si applica ai Trust. Quindi potremmo alzarci in piedi e dire questo. Ciò stabilisce che noi possiamo riconoscere che quel nome sia un Trust e che non si tratti di un uomo in carne e ossa.

Infatti, qual è la prima domanda che il giudice vi fa? “Qual è il vostro nome? Dichiarate il vostro nome affinché sia messo agli atti”. Dobbiamo stare molto attenti a non identificarci con il nome del Trust, perché agendo in quella maniera ci trasformeremmo nel curatore (amministratore/trustee). Cosa vi dice questo a proposito del giudice? Se noi sappiamo che il giudice è il curatore (amministratore /trustee), a quel punto sappiamo che il giudice è il nome, ma solo per questo particolare “Constructive Trust”, ovvero per quel caso specifico, si tratta di una udienza dell’inquisizione.

È così che funziona, tale fasulla questione della persona giuridica, è disgustosa.

“La loro disperazione li fa agire come dei folli, devono costringerci ad ammettere che noi siamo quel nome, o tocca a loro pagare”.

Ricordate, loro devono portarsi dietro quel “libretto degli assegni”! Perché altrimenti toccherebbe a lui pagare nel caso non riuscisse a scaricare quella responsabilità su di noi e siamo noi stessi a eseguire la nostra stessa sentenza. Ciò che segue è fantastico, quello che state per imparare in questo caso. Si tratta di una questione sensazionale.

“Sono disperati, sono costretti a cercare di farci ammettere che noi siamo quel nome, altrimenti tocca a loro pagare, e non dobbiamo assolutamente accettare ciò che ci impongono di fare, altrimenti tocca a noi pagare, perché il giudice è il curatore (amministratore/trustee), una condizione decisamente precaria. La cosa migliore da dichiarare in quel caso è: “Mario Rossi è in effetti presente di fronte alla Corte, Vostro Onore”. Puntare il dito verso il giudice e dichiarare: “Siete voi, in qualità di curatore (amministratore/trustee), voi siete Mario Rossi, oggi, non è così?”.

Perché no? Noi siamo sovrani, noi siamo donne e uomini, non siamo persone giuridiche, non lo siamo, non possiamo accettare questa “fiction”. Perché dovreste. È assurdo.

“Quando si determina quella frustrazione legata al fatto che voi non ammettete di essere il nome relativo a un Trust, il curatore (trustee) e/o l’esecutore (disponente/executor) del Trust, dobbiamo impegnarci a renderci conto di chi siamo in realtà. Prima di andare avanti, ho la necessità di sapere chi siete. Rivolti al cancelliere (clerk) del Tribunale. Il curatore (amministratore/trustee) del Trust Cestui Que Vie, posseduto dalla provincia dello Stato. – Siete voi il curatore (amministratore/trustee) del Cestui Que Vie che ha nominato questo giudice quale amministratore e curatore (trustee) del numero relativo al caso di tale “Constructive Trust”? Siete voi che avete incaricato il prosecutore (accusa) quale esecutore (disponente/executor)? Siete inoltre voi che avete incaricato il prosecutore (accusa) di rappresentare l’esecutore di questo “Constructive Trust”? Quindi rivolti al giudice affermate: “Quindi, voi siete il curatore (amministratore/trustee)”. Quindi rivolti al prosecutore (accusa): “Voi siete l’esecutore (executor), non è così? Mentre io sono il beneficiario. Quindi ora sappiamo chi è cosa, e, in qualità di beneficiario, io vi autorizzo a porre mano agli atti e dissolvere questo “Constructive Trust””. Abbiamo il potere di fare questo, di togliere questa udienza. “Io non ho intenzione di accusare, io non sto intercedendo. Sono divino, vengo dal cielo, sono uno spirito, non sono quel “morto” (persona giuridica)”. Perché è così che ci considerano. È così che operano.

“Io ora reclamo il mio corpo quindi sto sciogliendo il “Trust Cestui Que Vie” che voi avete costituito, perché è assolutamente privo di valore, e avete commesso una violazione di tutte le vostre leggi…” A questo punto è probabile che non riusciremo a continuare prima che il giudice stabilisca: “Il caso è archiviato”. O, ancora più probabile, prima che il P.M., mentre tiene stretto a sé il suo libretto degli assegni, dichiari: “Ritiriamo le accuse”. Guardate e lo vedrete accadere!

Staff di Extrapedia Freedom


1)
I trust costruttivi: “nel modo più semplice descrivono le circostanze in cui la proprietà è soggetta a un trust per effetto di legge
2)
La “Nobiltà Nera” sono/erano le famiglie oligarchiche di Venezia e Genova, in Italia, che nel 12 ° secolo detenevano i diritti commerciali privilegiati (monopoli). La prima delle tre crociate, dal 1063 al 1123, stabilì il potere della Nobiltà Nera Veneziana e solidificò il potere della ricca classe dominante
db/docs/l_inquisizione_non_e_mai_finita.txt · Ultima modifica: 11/06/2021 11:12 da @Staff R.